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Patto di non concorrenza. Cos'è e quanto si paga

Immagine del redattore: CP StudioCP Studio

Il patto di non concorrenza, regolato dall’art. 2125 del Codice Civile, è lo strumento che il datore di lavoro ha per evitare che l’ex dipendente usi o divulghi le informazioni dell'azienda, acquisite durante il rapporto di lavoro, o svolga attività in concorrenza dopo la conclusione del rapporto di lavoro.

Perché si possa considerare valido il patto di non concorrenza, l’importo da pagare al dipendente non può essere inferiore al 30% della RAL.

E' importante ricordare di inserire nel contratto che il compenso è determinato o determinabile.

Nella maggioranza dei casi, l'indennità viene pagata con percentuale fissa o crescente, in relazione alla retribuzione del lavoratore.

Può accadere che venga pagata anche in misura una-tantum al coincidere della conclusione del rapporto di lavoro. Si ricordi che l'importo erogato, in questo specifico ultimo caso, è considerata, in termini di tassazione, alla stregua del trattamento di fine rapporto e perciò non è soggetta agli obblighi contributivi.


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