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Le Reti tra Aziende: Quante Funzionano Veramente?

Nel contesto economico attuale, le reti tra imprese – formali o informali – rappresentano un potente strumento di crescita condivisa, innovazione e resilienza.

Ma funzionano davvero?

E se sì, quante sopravvivono alla prova del tempo?

Che cos’è una rete tra aziende?

Le reti possono assumere forme molto diverse:

·         semplici accordi di collaborazione,

·         joint venture strutturate,

·         consorzi o distretti industriali,

·         partnership strategiche temporanee o di lungo periodo.

La loro missione comune?

Raggiungere obiettivi condivisi, integrando risorse, competenze e know-how.

Non tutte le reti funzionano.

Anzi, molte si arenano.

La loro efficacia dipende da:

·         Chiarezza degli obiettivi: Senza una rotta comune, la rete si disperde.

·         Fiducia e reciprocità: La collaborazione si basa su relazioni solide.

·         Governance trasparente: Regole condivise per gestione, benefici e conflitti.

·         Risorse e impegno: Le reti vanno alimentate con tempo, energia e fondi.

·         Complementarità: Diversità sinergica delle competenze.

·         Adattabilità: Capacità di evolvere con il mercato.

Molte reti falliscono per mancanza di governance, obiettivi divergenti o scarso coinvolgimento.

Quelle che funzionano, però, generano valore reale: innovazione, accesso a mercati, riduzione dei rischi e competitività.

Reti Infragruppo: Perché hanno più chances di riuscire?

All’interno di un gruppo societario, le reti infragruppo si fondano su elementi facilitanti:

·         cultura aziendale condivisa,

·         fiducia preesistente,

·         visione strategica comune.

Vantaggi principali:

·         Sinergie operative: ottimizzazione risorse e funzioni;

·         Condivisione di best practices;

·         Riduzione costi strutturali;

·         Nuovi progetti e mercati;

·         Gestione e rotazione del talento;

·         Flessibilità organizzativa.

Risultato?

Maggior probabilità di successo rispetto alle reti interaziendali.

Reti come alternativa ai distacchi: Un nuovo approccio alla mobilità interna

I distacchi di personale, pur utili, possono risultare onerosi e complessi (soprattutto a livello internazionale).

Una rete infragruppo rappresenta una via più flessibile e strategica per condividere competenze senza dover effettuare trasferimenti formali.

Modelli organizzativi efficaci

1. Comunità di Pratica (CoP) / Centri di Eccellenza

·         Gruppi trasversali di esperti che si scambiano conoscenze.

·         Esempio: specialisti IT che collaborano su progetti digitali.

2. Team virtuali / Progetti inter-societari

·         Squadre temporanee da diverse società del gruppo.

·         Esempio: un team marketing internazionale che sviluppa una nuova campagna.

3. Talent Pool e piattaforme di competenze interne

·         Database interni per “prestiti” o consulenze rapide tra società del gruppo.

·         Esempio: un esperto messo temporaneamente a disposizione di un’altra unità per un progetto mirato.

Come costruire una rete infragruppo efficace?

1. Obiettivi chiari e misurabili

·         Cosa si vuole raggiungere?

·         Quali competenze vanno condivise?

2. Partecipanti chiave

·         Chi guida la rete?

·         Quali entità e dipartimenti sono coinvolti?

3. Struttura semplice, governance agile

·         Un comitato leggero o un coordinatore di rete possono bastare.

·         Chiare regole di ingaggio facilitano il funzionamento.

4. Strumenti tecnologici

·         Piattaforme collaborative e directory di competenza sono fondamentali.

5. Comunicazione & cultura

·         Promuovere la collaborazione e riconoscere i contributi valorizza il capitale umano.

6. Formazione

·         Soft skills, strumenti digitali e lavoro cross-funzionale vanno supportati con piani di upskilling.

7. Monitoraggio e adattamento continuo

·         Feedback, metriche e aggiustamenti costanti sono la chiave per restare rilevanti.

In conclusione, le reti tra aziende funzionano davvero quando sono costruite su basi solide: obiettivi comuni, fiducia, governance efficace e cultura della collaborazione.

Nel contesto infragruppo, queste reti possono addirittura sostituire strumenti più rigidi come il distacco formale, con maggiore flessibilità e meno burocrazia.

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